venerdì 19 marzo 2010

Quando arrivano gli “enta”

Ho compiuto da poco (diciamo poco, va’) 30 anni. Pe’ millesimo 31, direbbe mia nonna. Nonostante ciò, fino all’ultimo minuto del mio prossimo compleanno dirò che ne ho ancora 30. Eh sì, perché i 30 anni, per una donna, sono paragonabili ai 60. Infatti cominci a pensare che stai invecchiando.
Il dermatologo mi ha detto, cito testualmente: «Le donne a 16 anni cominciano ad invecchiare. Gli uomini, invece, diventano interessanti.»
In effetti io non ci avevo pensato dai tempi in cui, il giorno del mio 29esimo compleanno, mia sorella mi chiese: «Ma non festeggi?», «E perché dovrei festeggiare?», risposi io. «Perché sono gli ultimi “enti” che ti restano!». In più, la sua infelice rivelazione è stata corroborata dalla pubblicità di una nota marca di pannolini igienici che diceva: «Hai 30 anni e le prime perdite di urina?». Oddio.
Allora ripensi ai bei tempi andati, quando avevi la pelle di pesca e mo’ te va bene se te danno del kiwi. Quando d’estate, da adolescente, non ti mettevi i sandali e sudavi da cani con le Dr. Martens perché ti vergognavi dei tuoi piedi e adesso è di ben altro che ti devi vergognare… e purtroppo si estende su una superficie molto più ampia. Quando il tuo girovita era un “vitino di vespa”. Quando portavi alto lo stendardo dei mangiatori di mortadella e non ingrassavi di un etto e ora sei fortunata se non ingrassi di un chilo se mangi una caramella senza zucchero. Insomma, per farla breve, prima eri un Ferrero Roche… adesso sei solo un Mon Cheri che, si sa, rimane sempre nella scatola. Quelli sì, che erano bei tempi!
Ora che la voglia di Vuitton sale e quella delle borse di tela scende, ora che le maniglie dell’amore sono le uniche parti del tuo corpo ancora tornite, ora che per te la buccia d’arancia non è più quella con cui si fanno i canditi, ora che le tue occhiaie sono più profonde della fossa delle Marianne, ora che hai più punti neri di uno stuolo di coccinelle e che i tuoi capelli somigliano al pennacchio del cappello dei Carabinieri, devi pure combattere con la forza di gravità, tua acerrima nemica. E, come se non bastasse, si aggiunge a questo sfacelo anche la cara cellulite. Sì, vabbe’, devi usare le creme, farti i massaggi, fare tanta plin plin. Ma, se lo fai, siamo sicuri che se ne vada? No, perché io sono oramai cinque o sei mesi che m’incremo e bevo due litri d’acqua (rigorosamente naturale) al giorno, ma non mi sembra che la situazione sia cambiata un granché.
Ho quasi 31 anni, le vene varicose sono dietro l’angolo.

2 commenti:

fedasile ha detto...

5 o 6 mesi??!! Io è una vita... sigh!

Anonimo ha detto...

Tesoro della zia!!!!!!Leggendo quello che hai scritto...(tutta pura verità)come posso sentirmi io che tra qualche giorno compio...anni?Quante creme per la cellulite... quella di notte- concentrato notturno anticellulite-, quella di giorno- crio-gel anticellulite(effetto freddo), poi...superconcentrato riparatore anti-età, trattamento pancia e fianchi, non elencando tutte le creme per il viso...!!!!
Tesoro, tesoro, tante speranze,ma anche quelle servono; fino a quando...come dice Robert conte di Montesquiou-Fezensac- alcune stelle cessano di brillare, assai prima di spengersi; alcuni uccelli cessano di cantare, molto tempo prima di morire. Questa duplice allegoria potrebbe essere valida per alcune donne sufficientemente fortunate, e sufficientemente accorte, da rinunciare spontaneamente al titolo di bella donna prima di esservi costrette da uno aguardo meno ammirato-
Che fine!!!!!Ciao e un forte abbraccio, Sei bravissima. zia nori

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