mercoledì 22 giugno 2011

Paint your life

Paint your life, ovvero come avere delle idee terrificanti e trovare qualcuno che, non solo pensi il contrario, ma che ti paghi perfino per realizzarle, è l’apice cattivo del palinsesto di Real Time – che possiamo vedere naturalmente solo quando le congiunture astrali sono favorevoli a captarne la frequenza, il che non succede quasi mai da quando c’è il digitale terrestre.
Infatti Barbara, che si spaccia per decoratrice e interior designer, ma che in realtà – secondo me – all’ora di educazione artistica faceva le palline di caccole da tirare ai compagni, ci insegna come trasformare un oggetto in un oggetto ancora più brutto di quello di partenza spendendo una barca di soldi in colla a caldo.
Realizza così soprammobili tra l’orrendo e il raccapricciante: librerie con le cassette della frutta del mercato, lampadari con le bottiglie di detersivo e pareti i cui colori farebbero rabbrividire un fuseaux anni ’80. Immancabile il decoupage, una delle cose più brutte che la mente umana abbia mai concepito, dopo le espadrillas. Sempre però che non abbiate mai visto le creazioni di Rush, il “genio del riciclo”.
L’unica nota positiva è il florist, di solito un povero extracomunitario, quindi sottopagato o non pagato affatto, che è il solo dello staff a saper fare qualcosa di pregevole.
Quindi la morale di tutto ciò che ho detto finora è che: “Non esistono brutti colori, ma abbinamenti sbagliati”. Sì, cara Barbara, i tuoi.

giovedì 16 giugno 2011

Al di sotto delle parti

L’Italia migliore è quella in cui il presidente del Consiglio va a puttane, i deputati della Repubblica giocano a solitario in Parlamento, il ministro per la Semplificazione normativa scrive una legge elettorale e poi la chiama porcata, il capo della Protezione Civile usa i preservativi per farsi massaggiare, al ministro dello Sviluppo economico regalano – a sua insaputa – un attico con vista Colosseo, il ministro dell’Agricoltura è indagato per concorso in associazione mafiosa e corruzione, il ministro dei Beni e delle attività culturali fa crollare un edificio di interesse a Pompei e l’informazione pubblica dimentica di menzionare il referendum o, tutt’al più, ne sbaglia le date.
I precari, invece, sono l’“Italia peggiore”, come ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione. Avrà ragione. D’altro canto, lui è al di sotto delle parti.

venerdì 3 giugno 2011

Referendum per tutti

Poiché è più alta la probabilità che un asteroide si schianti sulla Terra, che vinciate al Superenalotto, che diventiate alti se siete bassi e che scopriate il bosone utilizzando un frullatore elettrico di quella che su una qualunque rete televisiva mandino uno spot sul referendum del 12 e 13 giugno, Diario di una mente cattiva si prodiga per il sociale e ti spiega, caro lettore, come districarti nel complesso mondo delle domande – la cui difficoltà è superiore a quella di un testo di fisica quantistica – che ti verranno proposte nello stesso.
Dunque.
Vota “sì” ai due quesiti sulla privatizzazione dell’acqua perché poi sappi che se vinceranno i “no” diventeremo come i francesi, che dicono che sono più puliti di noi perché si fanno la doccia tutte le mattine per giustificarsi del fatto che quando fanno la cacca non usano il bidet.
Vota “sì” al quesito sul nucleare, perché se voti “no” poi la centrale la costruiamo vicino a casa tua.
Vota “sì” al quesito sul legittimo impedimento, affinché i membri del Governo non possano utilizzare come scusa per non presentarsi in tribunale l’inaugurazione della statua di Manuela Arcuri a Porto Cesareo (ché tanto poi le mogli dei pescatori non apprezzano).
Quindi:
- Nerd d’Italia, alzate quel culo dalla poltrona della scrivania e smettete di giocare a World of Warcraft ché l’elfa della quale siete innamorati è di sicuro un viados brasiliano.
- Ragazze in cerca di marito, depilatevi e idratatevi: l’uomo in divisa al seggio potrebbe essere il vostro ufficiale e gentiluomo.
- Feisbucchiani compulsivi, immortalate col cellulare il momento del voto che potrete caricare sullo stato del giorno.
- Bimbeminkia amanti di Scamarcio che state guardando per la millesima volta Manuale d’amore 2, andate a votare: dovreste ormai aver capito che tanto lui non è mai nudo. E, per la par condicio, bimbiminkia amanti della Bellucci che state guardando per la millesima volta Manuale d’amore 2, andate a votare: dovreste ormai aver capito che tanto lei non è mai nuda.
In conclusione: tu che vuoi votare “no”, sappi che la risposta è dentro di te. E però è sbagliata. Cercala meglio.
 
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