Trama men che
scarna, derubricata a mero sfondo di una scrittura che definire epica non è
esagerato.
Ogni cosa – pesci
gatto e puttane e case galleggianti e persino l’acqua – è marcescente, i
personaggi sono concrezioni luride e cenciose e lui, Byddy, un esule dai
sentimenti incartapecoriti, tranne che per Harrogate, lo stupratore di
cocomeri, la sola espiazione in tutto quel sudiciume.
Entra a pieno
diritto nella lista dei miei libri preferiti.
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