Questa volta abbiamo raggiunto quota dieci, che ancora non ho capito come sia possibile visto che il campeggio-tra-virgolette nel quale stiamo recandoci – con partenza alle tre di notte che mai succederà, lo so – è altro che i peggiori bar di Caracas. Ma nemmeno Ostia lido, per dire.
Quindi. Narcotizzate tutti i pargoli che si troveranno sulle spiagge di Roccella Ionica fino a circa Ferragosto. E, per favore, anche le cinquantenni in topless.
Certo, poi ingrasseremo tutti di una decina di chili col carboidrato assassino colazione-pranzo-e-cena, avremo un bagno comune che manco nei lager nazisti – o dovrei dire dei “tempi del comunismo”? (ma questo è un trademark di O.) – e bungalow altrimenti detti bunker. Però anche un mare da paura a duecento metri e nemmeno una zanzara.
Con 10 cm in più e Real Time in differita sarei la donna più felice del mondo.
E se fa brutto tempo, vaffanculo.
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