Tre racconti, uno più brutto dell’altro.
Una donna patetica, più che spezzata, che vive un disamore da quindicenne, all’altezza dei peggiori racconti di Confidenze, periodico dedicato non solo alle sole donne, ma, per la precisione, alle sole donne afflitte.
Una fricchettona, totalmente contraria a tutto ciò che dovrebbe essere una madre, stressata perché la sua “grande opera letteraria” non risulta nient’altro che la ripetizione di argomenti triti e ritriti.
Un’isterica che recita un monologo che vorrebbe essere accorato. Ma invece è solo fastidioso.
Se l’avessi comprato rivorrei indietro i soldi. Orticante.
0 commenti:
Posta un commento