sabato 22 gennaio 2011

È davvero tutto il mondo che va a puttane?

Il problema è che imparo ciò che tu mi insegni. Se mi insegni, fin da piccola, che devo portare un burqa per nascondere i capelli, preservando la mia purezza per un uomo che mi picchierà, e che sarà legittimato a farlo, rimarrò casta per l’uomo che mi picchierà. Se mi insegni che devo morire per la mia religione, perché quando sarò morto avrò uno stuolo di vergini pronte a compiacermi in paradiso, morirò credendo di aver combattuto per la cosa giusta. Se mi insegni che posso arrivare dove voglio, come voglio e quando voglio in cambio di favori, distribuirò i miei favori. Se mi insegni solo a sculettare, perché mi fai credere che il culo sia l’unica parte di me degna di essere mostrata, mostrerò solo il culo. È questo il problema. Non è che un vecchio, tra le propria mura domestiche, paghi donne disinibite per prestazioni sessuali. Quello a me non interessa. Neanche se è il Presidente del Consiglio. Il problema è che tu dovresti essere un modello. E, come tale, devi essere migliore di me. Devi insegnarmi ad amare parole, non cose. Nemmeno se quelle cose sono di Vuitton. Devi insegnarmi ad amare la poesia, perché siamo un “popolo di poeti”. Devi insegnarmi ad amare la cultura, perché è di quella che posso, se voglio, campare. Devi insegnarmi a pensare con la mia testa, perché è questo che intendiamo da quando diciamo che “oltre le gambe c’è di più”. Perché ci sono altre donne. Che se sentono l’intervista di una che dice che qualcuno le ha dato 1000 euro per fare shopping in cambio di qualcosa che vale di più di un occhio della testa – ma che proprio occhio non è – s’incazzano. Perché, loro, per guadagnarsi 1000 euro ci mettono un mese.

2 commenti:

Xirbaf ha detto...

Lode a te.
...eppur così va il mondo, ed anche da sempre, ad occhio croce, direi...
Voglio porre all'attenzione che solitamente chi vende il corpo per un (breve) periodo di "qualcunismo", o chi vende la mente per la ricchezza fatua, non sarà mai in grado di tradurre il tuo testo: parla un'altra lingua, ed ho forti dubbi che sia migliore della nostra, ma anche la certezza sia più globale.
In merito a questo: nel posto in cui lavoro, parlando con un addetto, ho fato notare che a me non attiravano affatto le donne discinte che nel medesimo facevano sfoggio esplicito delle loro virtù, e che disprezzavo gli uomini che per contrappasso gonfiavano i muscoli senza saper dar volume a mezza idea. Mi sono sentito rispondere, e chiedo venia se cito testualmente "MA CHE SEI FROCIO? L'uomo è cacciatore, la donna mignotta: è normale, è sempre stato così e sempre sarà così: se non ti piace vedere le donne nude in pubblico e se non ti piace dimostrare agli altri maschi che sei il più forte, c'hai problemi..SARAI FROCIO!"; tutto questo lo collego alla battuta di Antonio Albanese che fa dire a Cetto Laqualunque: "Gli italiani quest'anno hanno finalmente capito che rispettare le regole della strada è un chiaro sintomo di omosessualità!"...ma quella da me ascoltata non era una battuta, ma una realtà (da moltissimi) condivisa...

The Real Fabrizio ha detto...

Brava Chiaretta! Davvero.

Posta un commento

 
Copyright 2009 diario di una mente cattiva. Powered by Blogger Blogger Templates create by Deluxe Templates. WP by Masterplan
Creative Commons License
This opera by http://diariodiunamentecattiva.blogspot.com/ is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Italia License.