Agilulfo Emo Bertrandino dei Guildiverni e degli Altri di Corbentraz e Sura, cavaliere di Selimpia Citeriore e Fez. Tanti nomi perché non ne possiede veramente nessuno. Infatti è un cavaliere inesistente, tenuto insieme solo dalla forza di volontà che, per una sfortunata serie di incidenti, si ritrova come scudiero Gurdulù. Un gioco del destino. Infatti se, da una parte, abbiamo Agilulfo che è ma non c’è, dall’altra abbiamo Gurdulù che non sa di essere ma c’è, incosciente perché confuso con ciò che lo circonda.
Essere o apparire? Questo è il dilemma. Oggi come oggi potremmo rispondere: «La secònda che hai detto!» E in molti casi non andremmo tanto lontani dalla verità.
Comunque, tanto per sdrammatizzare un po’ questo post… pedante, preciso, ordinato, critico, razionale, maniaco della perfezione… mmm… io credo che se Agilulfo fosse vissuto nel nostro secolo sarebbe stato un ingegnere!
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