lunedì 12 settembre 2011

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei

Libri Moccia-losi
Benché pervasi di meschinità e ignoranza, sembrano suscitare un certo interesse tra gli studiosi, solleticati dall’idea di comprendere i mutamenti antropologici della società moderna. Allorché non vengano analizzati da antropologi/sociologi, il tipico utilizzatore è un “diversamente lettore”, secondo la descrizione politically correct più accreditata. Egli crede, infatti, che la capacità dell’autore di concepire un testo rabberciando malamente pensierini alla stregua di quelli dei bambini somari delle scuole elementari, dopo aver disabilitato il controllo ortografico, renda l’autore stesso uno scrittore vero. Vengono snobbati dagli altri lettori, il cui augurio è che possano passare il loro tempo non a sognare “tre metri sopra il cielo”, ma a scrivere col cellulare in modalità T9 trecento sottoterra.

Romanzi fantasy a meno di Tolkien
Romanzi risibili, di cui la letteratura avrebbe davvero fatto a meno, pessimamente concepiti da autori altrettanto trascurabili che sembrano pensare ad altro nell’intento (e come fargliene una colpa), vengono tipicamente sfogliati da trentenni ricche e con librerie capienti. Laureatesi coi bollini della Coop in materie umanistiche, affermano di non esercitare alcuna professione per via della prole, che però ignorano in favore di Facebook. Amano Licia Troisi, che passerà alla storia per una peculiarità, che profuma di soldi ma bravura non è, indovina cos’è? Comincia con “cu” e finisce con “lo”.

Saghe moderne di vampiri
Tomi da non meno di un migliaio di pagine totalmente privi di fantasia e del benché minimo sussulto di dignità, tessono la loro trama sulla base di sondaggi condotti fra adolescenti arrapati delle scuole medie o superiori, specialmente di sesso femminile, attirati da copertine rigide all’ultima moda. Il che li rende, oltre che più difficili da trasportare, inutilizzabili per l’unica funzione per la quale potrebbero valere qualcosa: pareggiare le gambe del tavolo.

Saggi new age
Dotati della stessa profondità delle riviste del parrucchiere, narrano perlopiù le vicende di improbabili sciamani o maghi sedicenti che, con la sola imposizione delle mani, propongono di trasformare il ferro in oro. Il lettore medio è un maschio bianco sui quaranta che vive ancora con la madre e che non ha mai scoperto perché il sale si scioglie nell’acqua e l’olio no. Troppo fifone per prendere funghetti allucinogeni, possiede tutti i libri di Paulo Coelho.

Romanzi fricchettoni
Sprofondano nella lettura di questi capolavori femministe in sovrappeso che si mettono in topless d’estate e indossano tuniche indiane o maglioni di alpaca d’inverno. Oppure uomini con la pancia che ancora si fanno le canne e vogliono trascorrere il tempo libero con i figli e i loro amici. Entrambi desidererebbero fare l’autostop sulla Route 66, se solo la sciatica glielo permettesse.

Romanzi Harmony
Le sole fruitrici di questi romanzi, più noiosi dei filmini di un matrimonio e con un vocabolario ben più limitato di quello di un tronista, sono zitelle che aspettano ancora il principe William. Sono lieta di annunciarvi che ad aprile si è sposato.

Da LSC Mag di settembre 2011, che trovate, a Roma, nelle seguenti librerie:
Bibli, via dei Fienaroli 28 | 00153 Roma
The Bookstore, via di Sant’Agostino 16 | 00186 Roma

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