lunedì 25 luglio 2011

Dell’incompetenza del MIUR

Allora. Sono appena usciti i bandi sul sito del MIUR per il “reclutamento del personale della scuola”. Che in pratica sarebbero le supplenze (e Diario di una mente cattiva ti diventa anche sito trova lavoro, tiè).
Ora. Parliamo degli insegnamenti assurdi che io potrei impartire agli ignari monelli. E con me tutti (o quasi) i pòri ingegneri.
- Arte mineraria. Non so nemmeno di cosa si tratti. Forse dovrei educarli a ravanare nell’alveo di un fiume in cerca di pepite d’oro.
- Disegno tecnico e artistico. Disegno tecnico tanto quanto, ma artistico, parliamone. Senza contare che potrei farlo negli istituti tecnici “per le arti fotografiche”, “per le arti grafiche” e, i più belli, “per disegnatore di tessuti” e “maglieria”. Nonché negli istituti professionali “per la porcellana”. E magari diamo pure una botta di punto croce.
Auguro a chi ha deciso questi insegnamenti di slogarsi una caviglia – tra atroci dolori e indicibili pene – il primo giorno di una settimana bianca non rimborsabile, mentre un sanbernardo, fino ad allora docile e preposto al soccorso alpino, impazzisca mordendogli più volte il culo.

domenica 24 luglio 2011

Certe giornate amare

Ma che l’estate sta finendo? No, perché è tornato l’inverno. Stamattina sarei dovuta andare in piscina, invece – evidentemente – c’è qualcuno lassù che pensa che io stia meglio bianco cadavere che color caramello. Di quel bianco che, oltre alla cellulite che non parliamone nemmeno, ti si vedono pure i peli incarniti del dopo ceretta.
Mó capisco perché la gente va in vacanza a Porta di Roma, come diceva ieri Igor Righetti a Uno Mattina – che erano pure le nove meno un quarto e Uno Mattina lo guardavamo solo io e altri diciotto vecchi. Solo che Real Time non era disponibile perché pioveva e, come noto ai più, Real Time si vede solo nelle giornate di cielo limpido e bassa pressione, quando non c’è nemmeno una folata di vento a ottenebrare le frequenze del digitale terrestre. E quindi non sono arrivata in tempo per vedere il mio ultimo programma preferito – Ma come ti vesti? – ma ho guardato Tabatha mani di forbice e l’unica cosa che pensavo è che lei sembra cinese e invece l’hanno tirata solo un po’ troppo con la chirurgia estetica.
Ieri, peraltro, a Porta di Roma c’era il delirio. Io però volevo solo vedere l’ultimo Harry Potter. Che, vabbe’, non ve dico niente, ma, cazzo, il 3D è una tecnologia che non funziona e quegli occhiali te fanno sembra’ solo Clark Kent imbecille.
E domandi c’è pure un concorso alla Regione Lazio per cui tutto è contro di me: sveglia all’alba, svariati chilometri a piedi sotto il solleone, incendio alla stazione Tiburtina, nessuna speranza di passare la prova preselettiva e manco ho studiato, ché io diritto costituzionale non so che è, tranne forse che “l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Forse.
E quindi. È difficile spiegare certe giornate amare.

giovedì 14 luglio 2011

Un dito dove non batte mai il sole

«Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani». Le mani no, ma un dito là dove non batte mai il sole sì.
 
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